International Typeface Conspiracy!



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Ovviamente, in questo articolo, si parla di una gruppo di type designers — e non di altro! L’International Typeface Corporation (ITC) fu infatti un protagonista che precorre i tempi in questo particolare ambito professionale.

Essa fu una felice generatrice di esempi di immagine e costume, disegnando caratteri geometrici o dal’occhio standard con terminazioni intercambiabili o politipi che si trasformavano in veri e propri monogrammi e pubblicava dal 1974 una importante e nota Newsletter chiamata Upper&lower Case, geniale esempio per molti magazine di oggi.

L’agenzia fu fondata a New York nel 1969 da Herb Lubalin, Aaron Burns e Edward Rondthaler come concessionaria di licenze e distribuzione di caratteri per fotocomposizione, nel 1986 fu acquisita dalla Esselte Letraset ma a tutt’oggi continua a disegnare e produrre caratteri, tant’è che dal 1994 ha avviato anche un progetto di disegno e commercio di caratteri propri.

Copertina e pagina dalla rivista Eros, si noti nella testata: l’utilizzo delle capitali romane quadrate ed il tentativo di «recuperare» spazio con una forte crenatura è da intendersi come preludio alle successive ricerche sui politipi e legature.

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Herbert Frederick Lubalin (1918 - 1981) graphic designer, tipografo, type designer, insegnante, fu una delle figure più importanti e “charismatic” nella storia della grafica americana. Nella sua prolifica opera si nota la preferenza per la tipografia che riusciva ad avere un’influenza pure sulla richiesta del cliente stesso. Inoltre la sua produzione di caratteri vede una serie di tipi che propongono una forza comunicativa tipica del linguaggio pubblicitario piuttosto che della funzionalità del «type setting». Intorno a questa particolare posizione si è sempre dibattuto, e spesso la sua forte capacità comunicativa è stata denigrata dai puristi della tipografia.
Personalmente, considerando sia il periodo storico, il luogo - New York - e anche il suo studio ed impegno credo si possa considerare tra i massimi interpreti del XX secolo. Inoltre, nel XXI secolo si può riconoscere questo genere come un periodo che oggi genere un Revival, un reimpasto che permette al progettista di regalare un sapore di un periodo storico passato, sia quando quest’ultimo è protagonista del progetto che per idee nuove dove il «Cross-over delle tipografie» può generare altrettante nuove invenzioni stilistiche.
Grazie, infatti, alla forza che ha impresso in caratteri come l’AvantGarde Gothic (1970) disegnato con Tom Carnase, oppure nel Lubalin Graph (1974), variante slab serif del precedente, ma anche monumentale documento di una tipografia capace di definire un’epoca, non accompagnarla o, peggio, esserne succube.
Dopo la formazione presso la Cooper Union School of Art and Architecture, dalla quale si diplomò nel 1939, lavorerà presso diverse strutture, quali la Deutsch&Shea adv, Reis adv e Sudler&Hennessey. Dal 1964 diventa vicepresidente esecutivo della Lubalin&Burns, società fondata assieme ad Aaron Burns. Questa firma sarà la più significativa nell’avanguardia di produzione di type design del tempo, la quale oltre a produrre type design, tu
Per la ITC Lubalin disegnerà molti caratteri, ma è significativo, inoltre l’apporto dei numerosi professionisti che collaboreranno significativamente internamente al gruppo e anche producendo esternamente tipi che saranno poi commercializzati come Ed Benguiat, Ronald Arnholm, Matthew Carter, Erik Spiekermann, Hermann Zapf, Tom Carnase, Antonio DiSpigna.

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Aaron Burns (1922-1991) graphic designer, tipografo, insegnante, fu assistente di Herb Lubalin e vicepresidente onorario dell’AtyPI. Il suo pregio è stato quello di capire l’importanza delle nascenti logiche di mercato nella commercializzazione dei caratteri e dell’analisi di marketing. È stato uno dei pionieri dell’applicazione dell’informatica per graphic design & tipografia.

Carnase Tom (1939) è tipografo, type designer, graphic designer, insegnante e partner dell’agenzia Lubalin, Smith, Carnase Inc.

Ha lavorato per ABC, CBS, Coca-Cola, CondéNast, NBC e fonda la WTC (World Typeface Coporation), tra le sue font ricordiamo l’AvantGarde Gothic, WTC Carnase Text, WTC Goudy, WTC Our Bodoni, Caslon 223.

 

DiSpigna “Tony” Antonio — nato a Forio d’Ischia — (1943) è type designer, tipografo, calligrafo, graphic designer ed insegnante. Studia al Pratt Institute, nel quale si diploma nel 1967 e dopo due anni entra nello studio Lubalin Smith & Carnase. Col tempo diventa vicepresidente dello studio Herb Lubalin Associates e fonda il DiSpigna Inc (1980). Tra le sue font: Serif Gothic, Playgirl, Lubalin Graph, Fattoni.

L’AvantGarde è una font costruita su forme geometriche, come il Lubalin Graph possiede una spiccata derivazione dal cerchio, ma non solo, deriva dal Futura di Paul Renner come dalla ricerca sulle forme delle ricerche sugli archetipi delle lettere degli anni del modernismo funzionalista. Ma possiede incredibilmente una fantastica serie di politipi che sono ormai storia della tipografia, tutti lo sanno, ma pochi hanno sottolineato come in una qualsiasi stele o iscrizione cinque—sei—settecentesca, di qualche cimitero centro—italiano si possono trovare le stesse soluzioni stilistiche — per non scomodare ricordi più antichi.

La sua creazione è dovuta ad una commessa, l’ormai famosa pubblicazione omonima di fotografia internazionale che ne darà appunto il nome. Le forme dell’AvantGarde hanno delineato un’epoca, sono il simbolo di un certo periodo storico e la loro applicazione dona o obbliga ogni composizione ad autodeterminarsi come figlia di o collegata intellettualmente con quello che questa font descrive. La sua particolare forma circolare ha il particolare pregio/problema di «occupare» molto spazio portando a sbilanciare le forme delle parole che le contengono per il loro contrasto con le lettere con sviluppo verticale. Per questo motivo sono state aggiunte le forme legate famosissime — e strausate — in tutto il mondo e per quasi ogni applicazione. Purtroppo, come accade per ogni corrente visiva, le peculiarità che ne creano la fortuna vengono portate al massimo dai maestri e copiate «ad occhi chiusi e cervello spento» da chiunque.

Intorno al 2001-2003, ad esempio, la crescente ondata «vintage» che sta portando a riproporre ogni genere visivo in ogni campo della sperimentazione progettuale — moda, industrial, visual — ha permesso una nuova strada di riutilizzo di questo genere di font, in quanto vengono cercate ed accettate le caratteristiche temporali che esse contengono. E lo stesso Avantgarde può venire ri—utilizzato nelle sue composizioni originali, con i politipi più arditi — senza dimenticare che essi ripropongono genialmente sistemi di decurtazione dello spazio — e creandone sempre di nuovi.

Tra gli altri caratteri bisogna ricordare il Lubalin Graph che consiste in una versione slab serif rivista dell’AvantGarde e il Serif Gothic.

Specimen e caratteri speciali del Serif Gothic. Leggiamo: Herb Lubalin & Tony diSpigna hanno disegnato un nuovo typeface che combina la semplicità gotica (lineare) con l’eleganza romana; è infatti anch’esso zeppo di legature come l’AvantGarde.

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Ricordiamo, inoltre che è da poco tempo, uscito un libro che riunisce i tutti gli articoli e lavori di Upper&lover case, da avere, pietra miliare. In più, come una pubblicazione, il tributo a Herb Lubalin, dal sito Typogabor, che consigliamo anche per gli altri contenuti.

Links utili

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